Breve descrizione dei Tessuti - Modà Intimo e Mare

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Le Fibre Tessili nell' Abbigliamento Intimo
L' etichetta tessile che correda i capi di abbigliamento e intimo contiene anche le informazioni relative alle fibre impiegate nella loro realizzazione.
La seguente tabella ci permette di sapere a quali fibre si riferiscono i codici utilizzati nelle etichette.

Le Fibre si distinguono principalmente in tre categorie: Naturale, Artificiale o Sintetica.
Le Fibre Naturali
Le Fibre Naturali rappresentano circa il 40% della produzione tessile mondiale, sono presenti il natura e non necessitano di trasformazioni chimiche per potere essere utilizzate. Possono essere di tipo Vegetale , come il Cotone e il Lino, oppure di origine Animale come la Lana e la Seta.
Le Fibre Artificiali
Le Fibre Artificiali si ottengono da un prodotto naturale come la Cellulosa, il principale componente della membrana cellulare di tutte le piante. Le fibre, per potere essere impiegate nel settore tessile richiedono però una trasformazione volta a sciogliere la materia prima con l'utilizzo di un reagente, perciò sono considerate Tecnofibre, ovvero "man-made". Per la prima volta nel 1889 venne messa a punto la "seta artificiale" Viscosa/Raion, più tardi comparvero l'Acetato e il Modal.
Le Fibre Sintetiche
-Fibre Sintetiche,  sono ottenuti da composti di natura organica (derivati dal petrolio), grazie a reazioni chimiche di polimerizzazione.  Rappresentano la seconda generazione delle fibre realizzate dall’uomo. Comparse negli anni Trenta con la Poliammide (Tactel), hanno conosciuto uno sviluppo esponenziale in quanto presentano presentano grossi vantaggi rispetto agli altri materiali. Possono essere formulate con una gamma infinita di varianti, presentano buone caratteristiche meccaniche: sono fra le più resistenti, non vengono assolutamente degradate dagli agenti atmosferici e biologici quali le muffe, tarme, ecc. A questa famiglia di tessuti appartiene anche l' Elastam (Poliuretano)  conosciuto come LYCRA® o Spandex , oltre al Pile (Poliestere) che da solo copre circa il 20% del consumo di fibre tessili nel mondo.
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